Quando il pennello incontra la tela, quando la luce cattura l’essenza di un momento attraverso l’obiettivo di una fotocamera, quando il tratto di una matita dà vita a un mondo che prima esisteva solo nella mia mente, ecco lì che mi trovo: al crocevia tra sogno e realizzazione, tra visione e creazione. Sono un graphic media designer, ma prima di tutto, sono un’esploratrice dell’anima attraverso l’arte.
La mia vita è stata un viaggio costellato di momenti magici, in cui la creatività non è stata solo un mezzo di espressione, ma la bussola che mi ha guidato attraverso le tempeste, verso l’arcobaleno che attende oltre la pioggia. Fin da quando ero bambina, il disegno è stato il mio rifugio sicuro, il mio modo di comunicare con il mondo. Crescendo, questo rifugio si è trasformato nella mia missione: diventare una graphic designer. E così, dopo anni di studio, sperimentazione e dedizione, il sogno si è realizzato.
Ma cosa significa essere un graphic media designer? Significa essere sempre alla ricerca dell’energia creativa, quella scintilla divina che trasforma l’ordinario in straordinario. Che si tratti di un acquerello che cattura l’essenza di un tramonto, di un disegno al tratto che racconta una storia senza parole, o di uno scatto fotografico che ferma il tempo, ogni opera è un frammento di anima che condivido con il mondo.
Il mio lavoro non è solo una questione di estetica; è un dialogo continuo con il mondo intorno a me, un’esplorazione costante delle emozioni umane e della bellezza che ci circonda. È un invito a fermarsi, a guardare, a sentire. In ogni progetto, cerco di dare spazio alla creatività pura, lasciando che sia lei a guidarmi, a volte in territori inesplorati, altre volte in luoghi familiari visti sotto una nuova luce.